Orientarsi nel mondo del lavoro e scegliere la laurea che permette un maggiore inserimento con uno stipendio in ingresso soddisfacente può sembrare davvero un’impresa, anche perché i cambiamenti in atto sono molteplici. Basti pensare al fenomeno delle grandi dimissioni, che ha colpito anche l’Italia e che ha generato un aumento di dimissioni per dipendenti under 40 del 26%. Le motivazioni dietro questa scelta sono numerose, ma si concentrano particolarmente nella sfera personale e soprattutto economica. Dietro la Great Resignation c’è infatti una rivalutazione del valore del proprio tempo e non si è più disposti a lavorare tanto per guadagnare poco. Le opportunità di aspirare a posizioni più soddisfacenti e a guadagnare di più sono aumentate nel post pandemia per effetto del rimbalzo economico dopo il blocco seguito dal lockdown e anche in conseguenza dei nuovi finanziamenti del PNRR. Conviene quindi investire in una formazione universitaria che permette di accedere a posizioni importanti e di aspirare a carriere di rilievo, perché un laureato guadagna in media il 46% in più di un non laureato.
Per aiutare in questa selezione abbiamo stilato una classifica delle lauree che fanno guadagnare di più, tenendo conto degli stipendi in ingresso e a lungo termine e del numero delle offerte di lavoro.
Lauree Scientifiche
Come era facilmente prevedibile, le lauree scientifiche sono quelle che hanno un più alto inserimento lavorativo e permettono sin da subito di guadagnare bene. In base allo stipendio medio per i primi anni di lavoro, ad ottenere il primo posto è la laurea in scienze biologiche con uno stipendio annuo di 35.782 euro. Al terzo posto troviamo invece le scienze fisiche con 34.425 euro.
Lauree giruidiche
Si dice sempre che ci sono troppi avvocati e che laurearsi in giurisprudenza non è consigliato, eppure lo stipendio base è di 34.656 all’anno e il tasso di inserimento lavorativo è molto alto, anche perché gli avvocati svolgono numerose mansioni e negli ultimi anni sono molto richiesti anche come consulenti all’interno delle aziende per tutelare lavoratori, norme sulla sicurezza e verificare che tutto rispetti le normative vincenti.
Medicina
I medici e in generale le professioni sanitarie hanno un tasso di occupazione che si avvicina al 100% e si piazzano al 4° posto con uno stipendio di 32.476 euro. Gioca a sfavore delle discipline mediche il lungo percorso formativo che comunque ne ritarda l’ingresso nel mondo lavorativo, soprattutto per quanto riguarda i contratti pubblici. C’è però da dire che il medico può anche svolgere la libera professione.
Lauree economiche
A livello di classifica generale, le lauree economiche non sono tra i primi posti per stipendio iniziale, ma la laurea è in economia è la più richiesta sul mercato, per via della sua spendibilità in aziende pubbliche e private e in diversi settori. Specializzarsi quindi in uno dei rami di una laurea magistrale in economia è un’ottima soluzione per guadagnare di più in poco tempo e aspirare a posizioni di rilievo. Lo stipendio base parte da 31.431euro ma dopo qualche anno la retribuzione raggiunge il podio e si piazza al 3° posto con il 79,4% di aumento dello stipendio.