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Il programma dell’ultima giornata di Cittàterritorio festival
Cisgiordania e Mumbai, il paradigma delle comunità di frontiera

18-04-2009

Ultimo giorno di Cittàterritorio festival con Eyal Weizman a parlare di architettura come strumento politico in riferimento alla vicenda di Cisgiordania e Gaza e Suketu Metha
a chiudere la manifestazione con il paradigma di Mumbai, per interrogarsi ancora una volta sulle comunità e i conflitti.

Programma di domenica 19 aprile

Alle 10, al Ridotto del teatro Comunale, si terrà l’incontro a cura della fondazione Adriano Olivetti “Arte contemporanea, società e spazio pubblico”
introdotto e coordinato da Melina Decaro. Interverranno Roberto Cecchi e Elisabetta Spitz.
SCHEDA – Nato in Francia con il titolo di Noveaux Commanditaires e diffuso a livello europeo, il programma Nuovi Committenti costruisce un’idea di città e di spazio
pubblico che rimette al centro le relazioni, gli usi e le funzioni comunitarie. In questo contesto l’arte contemporanea diventa occasione di partecipazione. Ecco alcuni casi
esemplari.

Alle 12, al Ridotto del teatro Comunale, Pietro Bevilacqua, Franco Mancuso e Edoardo Salzano discuteranno dei testi curati dalle edizioni “La corte del lago”:
‘Venezia è una città’ di Franco Mancuso e ‘Venezia terra e acqua’ di Luigi Scano.

Alle 10.30, nel salone d’Onore della residenza municipale, si discuterà con Giuseppe Baisi, Roberto Manuel Guido e Claudio Ricci su “Le città UNESCO: un
confronto di esperienze” in un appuntamento a cura dell’amministrazione comunale di Ferrara.
SCHEDA – Un dialogo tra sindaci di alcune realtà dichiarate patrimonio mondiale dall’Unesco. Come investire in progetti culturali e di valorizzazione.

Alle 10.30, nella sala conferenze della Camera di Commercio, Maria Pia Guermandi coordinerà l’incontro dal titolo “Il bene culturale come spazio pubblico”, in
cui interverranno Pierluigi Cervellati, Andrea Emiliani, Luigi Ficacci, Rita Paris, Ezio Raimondi.
SCHEDA – Fra gli spazi pubblici che definiscono la città, quelli dedicati alle attività culturali hanno una loro specificità spesso trascurata o stravolta dalle
politiche urbane, seppure molto reclamizzata. Una serie di proposte perché gli spazi culturali riacquistino centralità.

Alle 14, nella sala conferenze della Camera di Commercio, si terrà l’incontro intitolato “Quali spazi e quale comunità nell’era della crisi” presentato
da Gianfranco Franz e in cui interverrà Patrizio Bianchi.
SCHEDA – La crisi economica non è soltanto di natura finanziaria, ma è l’effetto dell’assestamento dopo gli anni della globalizzazione. Questo processo ha cambiato
l’estensione dei mercati, oltre al profilo delle comunità scientifiche e culturali. La crisi ci richiama a valori di solidarietà e di partecipazione che devono avere
basi locali.

Alle 16, nella sala conferenze della Camera di Commercio si parlerà di “Urbanistica ‘contrattata’: un caso nazionale, Firenze”, incontro curato dalla rete
dei Comitati toscani. Gli interventi di Paolo Baldeschi, Ornella De Zordo, Giorgio Pizzaiolo e Edoardo Salzano saranno coordinati da Alberto Asor Rosa.
SCHEDA – Il caso della Piana di Castello è esemplare di un certo modo di costruire la città: fino a che punto la politica e l’amministrazione pubblica possono cedere
sovranità agli immobiliaristi?

Alle 11, nella sala Estense, Vittorio Gregotti parlerà di “Ernesto Nathan Rogers” in un incontro presentato da Francesco Erbani.
SCHEDA – Ernesto Nathan Rogers (Trieste 1909 – Gardone Riviera 1969). Fondatore, nei primi anni Trenta, dello studio BBPR, uno dei principali laboratori dell’architettura moderna,
è diventato, dopo la guerra, una voce critica fondamentale sul versante del razionalismo. Dal 1953 al 1965 ha diretto «Casabella», lasciando, con i suoi
editoriali, un segno teorico di grande rilevanza.

Alle 12.30, nella sala Estense, si discuterà di come “Ricostruire la città dopo il terremoto” con
Francesco Garofalo, Vittorio Gregotti, Vezio De Lucia, Alessandro Martelli.

Alle 15, alla sala Estense, Joao Nunes parlerà di “Lisbona, antico e moderno” in un incontro presentato da Monica Bianchettin.
SCHEDA – La capitale portoghese è stata investita, negli anni Novanta del Novecento, da una grande ondata di trasformazioni, condensate nell’Expo. Ma interventi sono avvenuti
anche nel centro antico della città.

Alle 16.30, alla sala Estense, ci sarà l’incontro intitolato “L’architettura come strumento politico: la Cisgiordania e Gaza”, presentato da Lucia Tozzi e in
cui interverrà Eyal Weizman.
SCHEDA – L’architettura può diventare arma di divisione e frammentazione violenta delle aree geografiche e delle comunità. Lo provano i nuovi insediamenti israeliani
nei territori occupati. Ecco come le scelte urbanistiche, dagli scavi archeologici fino alla militarizzazione dello spazio aereo, siano state uno strumento operativo fondamentale
della politica di Israele nei territori.

Alle 18, alla sala Estense, Suketu Metha parlerà di “Mumbai, le comunità, i conflitti”, in un incontro presentato da Mario Baudino.
SCHEDA – Un ritratto della megalopoli indiana, la maximun city, la città degli eccessi, come l’hanno definita. Un racconto delle forme di convivenza e di conflitto fra le
comunità indù, musulmane e cristiane fino al terribile attentato terroristico del novembre 2008 che ne ha sconvolto gli equilibri.



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