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17-04-2009
Sostenibilità ambientale e sociale, ma anche piena integrazione fra lesistente e il nuovo. Questi i punti fermi del progetto di riqualificazione destinato a trasformare
la fisionomia di consistenti porzioni della città di Ferrara: le aree ex Mof-Darsena ed ex Amga e larea dellex direzionale di via Beethoven, meglio noto come
palazzo degli specchi.
Curati dagli studi Behnisch Architecten e Politecnica Ingegneria e Architettura, per conto di Ferrara Immobiliare, la Stu (società di trasformazione urbana) costituita ad hoc
con capitale azionario detenuto al 100% dallAmministrazione comunale, i progetti puntano a offrire soluzioni di elevata qualità estetica e funzionale, così come
illustrato stamani, nel corso di uno degli appuntamenti del Cittàterritorio festival, dallamministratore unico della stessa Stu Caterina Brancaleoni, dalla
rappresentante del team di progetto Fatima Alagna e dallassessore allUrbanistica del Comune di Ferrara Raffaele Atti.
Tra le linee guida di questo progetto ha sottolineato lassessore vi sono alcune delle scelte urbanistiche su cui lAmministrazione ha improntato il
Psc di Ferrara, ossia la volontà di riqualificare e riutilizzare aree cittadine ora dismesse e lintento di fare del Po di Volano il nuovo baricentro della città,
a collegamento tra il centro storico e gli spazi della città contemporanea. Tra i meriti delle soluzioni proposte per larea del palazzo degli Specchi va certamente
annoverata ha proseguito Atti la proposta di una rigenerazione urbana nellottica della sostenibilità, da effettuare su costruzioni nate in epoche di
minore sensibilità ambientale. Mentre a proposito del comparto ex Mof-Darsena-ex Amga va senza dubbio sottolineata la proposta di interventi di trasformazione privi di
antiestetiche esagerazioni volumetriche.
Nata nellottobre 2007 con delibera del Consiglio comunale, la Stu si è occupata, come ricordato da Caterina Brancaleoni, della selezione dei progettisti che hanno
predisposto il masterplan dellintervento, sottoposto poi alla consultazione da parte dei quartieri cittadini e delle commissioni consiliari, ed entro questo mese di aprile
dovrà presentare uno studio di fattibilità economico e finanziario. Linvestimento totale già approssimativamente previsto ha puntualizzato
Brancaleoni è di 270 milioni di euro, per 110.200 metri quadri di superficie da riqualificare e da adibire a funzioni residenziali, commerciali, direzionali pubbliche
e sportive.
Quelle che ci sono state proposte ha dichiarato Fatima Alagna sono state sfide di grande livello progettuale per il recupero di porzioni della città
esistente, verso le quali trasporre elementi e valori propri del centro, inteso come elemento identitario della città e luogo delle relazioni. Per questo abbiamo utilizzato
come criteri base la valorizzazione degli elementi dellidentità storica dei luoghi e lidentificazione dei fulcri delle diverse aree, nei quali creare punti di
relazione e aggregazione, in grado di soddisfare le esigenze di diverse categorie di cittadini.
LA SCHEDA – Masterplan aree ex Mof, darsena, ex Amga ed ex direzionale di via Beethoven
Il team di progetto
Behnisch Architecten e Politecnica Ingegneria e Architettura in associazione, a seguito di gara pubblica bandita dalla STU Ferrara Immobiliare SpA, sono impegnati nello sviluppo
della progettazione urbanistica delle aree ex MOF-Darsena-ex AMGA, ricomprese allinterno della zona di rispetto della città storica, sito UNESCO, dove fra la
metà dell800 ed i primi del 900 si insediarono grandi servizi urbani oggi dismessi (mercato ortofrutticolo, officina del gas, darsena industriale) e larea
dellex direzionale di via Beethoven (Palazzo degli Specchi), collocata più a sud.
Le tappe
La prima fase di lavoro ha previsto la redazione di un Masterplan con il compito di definire un disegno unitario e complessivo dei nuovi tessuti urbani.
Sulla base del Masterplan si definiranno i contenuti dellAccordo di programma in variante alla strumentazione urbanistica. Successivamente saranno redatti i piani urbanistici
attuativi e sarà approfondita la progettazione relativa alla risistemazione di via Darsena.
Lapproccio al progetto
La sostenibilità nella sua declinazione di sostenibilità sociale, economica ed ambientale è assunta quale matrice delle scelte progettuali.
In particolare il team di progetto ha operato secondo alcune linee guida:
– Realizzare una rete di spazi pubblici collegati con la città, assicurandone un utilizzo continuo nellarco della giornata
– Prevedere nuove attività attrattive e funzioni urbane in grado di rivitalizzare gli spazi recuperati
– Prevedere un mix funzionale tipico dei centri antichi e oggi da riproporre come modello di urbanità
– Cogliere tutte le opportunità perché le operazioni di riuso delle parti della città esistente creino nuova qualità urbana ed ambientale.
Nel percorso di costruzione del progetto assume rilievo, quindi, la comprensione delle specifiche condizioni del luogo in cui si opera al fine di potere determinare quali soluzioni
progettuali sostenibili possono essere effettivamente adottate, a quali costi e condizioni.
Sintesi delle proposte
Sostenibilità significa anche capacità di integrare vecchio e nuovo: così nellarea ex MOF la Palazzina del vecchio mercato potrà diventare un punto
di riferimento per il nuovo quartiere ed ospitare una caffetteria ed altri spazi di uso pubblico. Di grande importanza, sotto questo profilo, sarà anche lintervento
sullex direzionale, le cui strutture potranno essere mantenute, pur con i necessari adeguamenti, mentre la modifica delle facciate con la creazione di terrazze e spazi verdi
privati potrà assicurare un ambiente adatto al lavoro e alla vita contemporanea.
Larea dellex mercato ortofrutticolo costituirà la principale connessione fra il centro della città e la darsena, che a sua volta sarà riservata
principalmente ad usi ricreativi, realizzando un vero e proprio distretto urbano per il tempo libero. Nellarea troverà posto la nuova sede del Comune ubicata tra la
nuova piazza cittadina proiettata sulla darsena e la piazzetta antistante la palazzina storica dellex mercato. Un grande parcheggio pubblico interrato consentirà di
rispondere alle esigenze indotte dalla collocazione di funzioni generatrici di traffico e di eliminare i parcheggi che oggi insistono su queste aree.
Contrariamente alle ipotesi preliminari, il gruppo di progetto ritiene che la qualità della connessione spaziale fra la città e la darsena non verrà accresciuta
dallinterramento della strada, perché le rampe rappresenterebbero una significativa barriera tra il parco sul fiume e la cintura verde attorno alle mura estensi. Il
progetto propone invece che la via Darsena diventi un boulevard, una strada cioè con ampi marciapiedi, pista ciclabile, fermate dellautobus, spazi di
parcheggio regolamentato (a rotazione) ed una corsia per senso di marcia per i veicoli..
Particolare attenzione viene dedicata alla costruzione dello spazio urbano sia attraverso una diversificata rete di spazi pubblici, che definiscono il carattere
dellarea (il sistema delle piazze, le aree a verde che qui formano quasi della dita verdi che connettono il verde delle Mura estensi alla darsena), sia attraverso
la multifunzionalità delle funzioni proposte, quale strumento per favorire linterazione sociale e lo sviluppo di quella che viene chiamata urbanità.
Gli edifici residenziali sono studiati per offrire unampia gamma di tipologie e le residenze prossime alle mura estensi disporranno di un livello seminterrato per i parcheggi
privati, mentre i loft disporranno di un proprio verde privato realizzato con balconi, terrazze e tetti giardino dai quali si potrà avere la vista verso il fiume e il parco
della darsena.
Per quanto riguarda lex direzionale, il primo intervento riguarderà il recupero e la trasformazione per funzioni prevalentemente residenziali del Palazzo degli
Specchi in modo da dare un nuovo volto allinsediamento e creare uno spazio urbano attrattivo. Saranno demolite alcune strutture esistenti e saranno realizzati nuovi
volumi per uffici ed anche un albergo. La zona sud dellinsediamento è destinata, da un lato, ad un rafforzamento dellesistente polo sportivo, incrementando
particolarmente lo spazio per attività sportive allaria aperta (per questo è prevista una grande spina centrale a verde sportivo-ricreativo su cui si affacciano
le residenze e gli uffici), ed una nuova zona commerciale.
Le aree, pur avendo una loro precisa identità, sono progettate con unedilizia che consente un uso flessibile, che può assecondare la diversità di funzioni
necessarie per assicurare un utilizzo dei volumi e degli spazi gradevole ed economicamente sostenibile.
Si tratta di dare avvio ad una complessa operazione di parti estese ed importanti della città di Ferrara; la sfida è quella di costruire un progetto che generi
qualità urbana, che si ispiri ai principi di sostenibilità e che, al contempo, risulti realizzabile dal punto di vista del bilancio economico-finanziario.
I numeri
Area Ex MOF/Darsena:
Direzionale pubblico: 18.000 m²
Residenza: 26.000 m² (*)
Uffici privati: 500 m² (***)
Commercio e pubblici esercizi: 5.000 m²
Attrezzature per lo sport e la cultura: 2.000 m²
Aree a verde: 27.500 m² (**)
Piazze: 11.000 m²
Parcheggio pubblico interrato (2 livelli): 15.300 m²
(*) Allinterno di questa quantità potrebbe essere previsto anche un albergo (4.000 m²).
(**) Il Masterplan propone di interessare anche due aree esterne al comparto per
realizzare due grandi parchi pubblici di connessione fra il verde delle mura e la
Darsena, con funzioni anche di rafforzamento della rete ecologica.
(***) Potrebbero aumentare recuperando parte della direzionalità pubblica
Area ExAMGA/Kennedy:
Residenza: 5.000 m² (*)
Commercio e pubblici esercizi: 700 m²
Superfici a verde: 2.900 m²
Parcheggio pubblico interrato (2 livelli): 7.000 m²
(*) Al posto della residenza potrebbe essere previsto un albergo.
Area Ex-Palazzo degli specchi:
Residenza: 16.400 m² (*)
Uffici privati: 9.000 m²
Commercio e pubblici esercizi: 10.800 m²
Attrezzature per lo sport: 6.000 m²
Albergo: 5.800 m²
Verde pubblico: 6.200 m²
Piazze: 11.000 m²
Parcheggio pubblico interrato: 17.000 m²
(*) Si ipotizza una quota significativa di edilizia residenziale sociale
Gli studi incaricati del masterplan
Behnisch Architekten è uno studio internazionale che sviluppa una gamma completa di servizi di progettazione avendo particolare attenzione alla dimensione sociale del
progetto nella convinzione che l’architettura sia generata dai bisogni intellettuali, spirituali e materiali delle persone. Non solo gli edifici ma anche la qualità del
progetto urbanistico ha a che fare con il benessere e ciò si ottiene avendo attenzione al contesto in cui si progetta, alla cultura ed allo spirito del luogo. Behnisch
Architekten ha consolidato inoltre una reputazione internazionale per la sensibilità sviluppata in direzione della sostenibilità ambientale che non viene affrontata
come aspetto settoriale ma che è parte della concezione architettonica complessiva.
Politecnica, Ingegneria e Architettura, è una Società di progettazione in forma cooperativa nata da un processo di integrazione di diverse Società con
patrimonio umano e strategico eterogeneo ed esperienze pluriennali nei diversi settori della progettazione. Politecnica vanta una grande esperienza multidisciplinare; la presenza di
personale tecnico specializzato consente lintegrazione fra i vari aspetti architettonici, strutturali, impiantistici, urbanistici e di completamento, anche su commesse molto
complesse.