Segnali di ripresa nel mercato immobiliare. Consigli per cogliere le migliori opportunità.

In questi giorni sono stati diffusi i dati relativi all’andamento del mercato immobiliare nei primi due trimestri del 2016.

Come già anticipato dal primo trimestre, si conferma la crescita del numero di compravendite, rispetto all’anno passato. E’ dunque terminato il periodo complicato che il mercato immobiliare ha vissuto negli ultimi anni?

Questo andamento finalmente positivo è spiegato, in generale, dal calo dei prezzi delle abitazioni rispetto al passato e dalla convenienza nell’accendere un mutuo. I tassi di mercato scesi a livelli minimi, da un lato rendono poco allettanti i tradizionali investimenti bancari a basso rischio, dall’altro permettono di ridurre il costo degli interessi su mutuo. La rata mensile diventa perciò più sostenibile. Si segnala, inoltre, rispetto a qualche anno fa, una maggiore disponibilità delle banche ad erogare queste forme di finanziamento.

Tutti questi fattori concorrono, come abbiamo detto, a rendere più vivace il mercato immobiliare.

Scendendo nel dettaglio vediamo, tuttavia, come l’andamento non sia lo stesso su tutto il territorio nazionale. A segnare una tendenza decisamente positiva e trainare la crescita sono , innanzitutto, le grandi città come Bologna, Milano, Torino e Napoli.

Del resto, dopo un decennio di calo dei prezzi , coloro che avevano intenzione di comprare casa, con la medesima cifra a disposizione, hanno ora la possibilità di acquistare un’abitazione con un maggior numero di metri quadrati rispetto al passato.

E ancora, nel momento stesso nel quale riparte il mercato, si aprono maggiori opportunità per cambiare casa. Si riescono a sbloccare, ad esempio, anche tutti quei cambiamenti di abitazione da parte di coppie che, negli anni, hanno avuto dei figli e desiderano passare da un bilocale ad una casa di dimensioni maggiori.

Andiamo quindi a valutare, prima di fare un passo importante come l’acquisto della casa, i punti più importanti.

Riforma del catasto. Si parla da diverso tempo, ormai, di prossima riforma del catasto. Questa riforma si caratterizzerà nel passaggio dal concetto di vani catastali a quello di metri quadrati. In tal senso, il criterio di superficie catastale assumerà sempre più importanza.

Nel caso di interesse ad acquistare la prima casa o cambiare abitazione, e con lo scopo di definire l’incidenza delle tasse sull’immobile, consigliamo di verificare una serie di aspetti, validi sia allo stato attuale che in prospettiva.

Valore catastale dell’immobile. E’ su questo dato, calcolato sulla base della categoria catastale e della rendita catastale, che, fino ad oggi, viene calcolata l’imposta di registro se si acquista da un privato o da un’impresa che ha concluso i lavori di costruzione o ristrutturazione da almeno 5 anni. Questo valore è utilizzato, inoltre, ai fini del calcolo della Tasi (e, se dovuta dell’Imu).

Superficie catastale dell’immobile. Questo dato che assumerà importanza sempre maggiore, è, ad oggi, fondamentale per il calcolo di un’altra imposta, la Tari. In questo caso, viene introdotto il criterio dei metri quadri come base per il conteggio dell’imposta dovuta. Va precisato che, nel caso di immobili ad uso abitativo, la superficie non considera terrazzi, balconi ed altre aree scoperte.

Ma, come calcolare la superficie catastale? Non è necessario avventurarsi in misurazioni e conteggi. Né prepararsi a lunghe code per accedere ai vari uffici. E’ possibile, tramite strumenti disponibili on line, acquisire queste informazioni in modo facile e rapido.

In questo modo, possiamo muoverci d’anticipo e riuscire ad effettuare una scelta consapevole tra le diverse opportunità che il mercato offre in questo periodo.

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