Il Bisonte sono io!
Artisti e amici di Maria Luigia Guaita per i 50 anni del Bisonte
San Niccolò ha vissuto ieri pomeriggio un evento memorabile: linaugurazione della mostra per i cinquantanni di vita del Bisonte, che si è tenuta nella sede della
Galleria, e che resterà aperta fino al 15 maggio.
Gli amici di Maria Luigia Guaita deceduta il 26 dicembre del 2007 non hanno voluto mancare allappuntamento. Cerano quelli di vecchia data, che avevano condiviso con
lei lesperienza partigiana, come Anna Gori e Leopoldo Paciscopi, gli artisti Scarpati, Vignozzi, Guasti, Boschi, Viggiano, Kraczyna, Paszkowski e quelli tuttora
attivi come docenti della Scuola, guidati dal direttore Rodolfo Ceccotti.
Numerosi gli studenti, che provengono da paesi diversi, e che, come coloro che li hanno preceduti, diverranno a loro volta insegnanti e porteranno anche in terre lontane come il Giappone, il
Canada, la Svezia il nome del Bisonte, che viene ormai riconosciuto come lUniversità della Grafica.
Eugenio Giani, assessore alla Cultura del Comune di Firenze, ha voluto ricordare con parole commosse la figura di Maria Luigia Guaita, che è stata lispiratrice del
progetto Oltrarno come centro artistico-culturale della città, al quale Giani sta lavorando, mentre Antonio Natali, direttore degli Uffizi e curatore della mostra
Maria Luigia Guaita e il Bisonte. Opere grafiche da carlo carrà ad Henry Moore presso il Comune di Sesto Fiorentino da domenica 19 aprile, ha ricordato la Guaita come
modello femminile da indicare alle nuove generazioni. Ha concluso la parte ufficiale della serata Simone Guaita, che è succeduto alla zia nella Presidenza della
Fondazione.
Hanno voluto testimoniare il loro affetto anche Anna Maria Petrioli Tofani, ex direttrice degli Uffizi, Rossella Todros, direttrice del dipartimento delle stampe della Biblioteca
Marucelliana, Marilena Mosco, ex direttrice del Museo degli Argenti, Francesco Guerrieri Presidente dellUniversità Internazionale dellArte così come
rappresentanti di quel popolo di San Niccolò al quale la Guaita si era sempre sentita vicina.
Una vera festa, nello stile vivo e informale che ha sempre distinto Il Bisonte, e nello spirito della sua fondatrice.