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Arch’è presenta due “spazi della comunità” ferrarese
La Porta degli Angeli e i Giardini dell’archiatra ducale aperti per il festival

16-04-2009

(Comunicato stampa a cura di Arch’è)
Alla seconda edizione di Città Territorio Festival
che quest’anno è dedicato agli ‘spazi della comunità’ partecipa anche Arch’è, la giovane associazione culturale, nata all’interno del Liceo
Ariosto, che in due anni di vita ha superato i 250 iscritti, molti dei quali giovani sotto i 30 anni.
Il contributo di Arch’è all’importante iniziativa, frutto della collaborazione col Liceo Ariosto e con l’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di
Ferrara, è fortemente legato al tema proposto e all’esigenza, che sempre più viene manifestata da giovani e meno giovani, di creare luoghi di aggregazione in cui
stare insieme, confrontare esperienze e attività diverse e comunicare con gli altri.
Durante le giornate del Festival, Arch’è ha proposto di condividere con la città due luoghi che, quando sono aperti, sono fatto di aggregazione per i cittadini e
che sono collegati tra di loro da una delle strade più belle d’ Europa, corso Ercole I d’Este che, “diritto come una spada”, congiunge il castello alle
mura attraversando il quadrivio rossetti ano. Sono la Porta degli Angeli, più nota ai ferrarese come “casa del boia” e il giardino del Liceo Ariosto, un tempo
spazio di pertinenza dell’archiatra ducale Francesco di Castello che, nel cuore dell’addizione erculea, ospita il Laboratorio Didattico di Archeologia dedicato a Nereo
Alfieri, lo scopritore dell’abitato di Spina.
La Porta degli Angeli è punto di riferimento di chi fa footing o passeggia tra il verde delle mura e, fino a poco tempo fa, di giovani artisti che vi esponevano le loro
opere. A Valentino Testoni, responsabile di Arch’è Giovani si deve l’idea, prontamente accolta dall’assessore Maisto, da sempre vicino al mondo giovanile, di
riaprirla in occasioni eccezionali, dotandola di un percorso di documentazione storico-archeologica. Allora si riempie di passanti che sostano nel piccolo cortile, salgono la scala
a chiocciola che porta alla torre d’avvistamento, o attraversando il ponte metallico che ricalca quello antico di legno ora scomparso, scendono al vallo esterno o al parco
urbano dedicato a Giorgio Bassani. Molti si fermano, vogliono sapere la storia del luogo o, i più anziani raccontarla.
Anche il giardino di Palazzo Prosperi Sacrati, ora del
Liceo Ariosto, quando i cancelli di corso Ercole Ercole I d’Este e di corso Biagio Rossetti sono aperti si riempie di cittadini e di turisti che attraversano gli spazi
attrezzati del laboratorio immerso nel verde. Alcuni sostano lungo il sentiero che congiunge Palazzo dei Diamanti con il Parco Massari, dove pannelli didattici ricostruiscono il
mutare di questi spazi dal medioevo ad oggi, dagli ampi orti e vigneti di Santa Maria degli Angeli, a quelli dell’archiatra ducale Francesco Di Castello, al seicentesco
giardino “più recondito” di Palazzo Sacrati con i suoi fiori d’Olanda, ai Granai Pubblici, le cui creste murarie testimoniano l’azione distruttiva delle
ruspe.
In queste giornate sarà l’architetto Carlo Melograni, proprio nel luogo da lui progettato e realizzato, il liceo Ariosto, a raccontare lo spazio della scuola, ‘un
grande padiglione posto in un giardino, quel giardino già pensato, nel lontano 1976, come luogo pubblico, tratto di connessione… in un complesso ulteriormente ampliabile
d’importanti servizi cittadini’.

Arch’è e Arch’è giovani apriranno la Porta degli Angeli giovedì 16 aprile dalle 8.30 alle 13.30, sabato 18 aprile e domenica 19 aprile dalle 15 alle
19.
Il Laboratorio di archeologia sarà visitabile venerdì 17 aprile dalle 8.30 alle 13.30, sabato 18 aprile dalle 8.30 alle 13 e dalle 15 alle 18 e domenica 19 aprile
dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, ingressi via Ercole I d’ Este 25 e corso B. Rossetti 4.
L’incontro con Carlo Melograni sul tema “Lo spazio della scuola” sarà presso l’atrio Bassani del Liceo Ariosto venerdì 17 aprile alle 11,40.



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