LA "TRAGEDIA DELL'ABRUZZO" ED I TEMPI DELLA GIUSTIZIA.
di Raffaele Pirozzi
Il Procuratore Generale dell'Aquila ha aperto un "fascicolo" contro ignoti per individuare gli eventuali colpevoli dei crolli avvenuti nella regione. Ricordiamo i dati che si evincono dai primi controlli : il 30% degli edifici sono da abbattere il 20 % possono essere abitati a condizione che siano fatte operazioni di risanamento il 50 % sono abitabili . E' una situazione molto grave; un'intera regione è in ginocchio; 294 persone sono morte; diverse decine di migliaia sono gli sfollati.
Noi intendiamo, in questa sede, soffermarci sulle dichiarazioni rilasciate dal Procuratore Generale della Repubblica in quanto, evidentemente, egli non ha tenuto conto della lentezza della Magistratura in Italia. Il sistema giudiziario italiano è posizionato al 156° posto su 186°; è in coda addirittura ad alcuni paesi dell'Africa! A nulla sono valsi i richiami, le multe ed il pagamento di pesanti penali inflitte dalla UE per rendere il sistema giudiziario italiano più rapido. Ogni anno, da circa 20 anni, ci tocca sentire la solita "litania" sui ritardi della giustizia.
Inoltre, per i disastri pregressi quali il Terremoto della Campania e Basilicata, l' Alluvione del Sarno, ci sono voluti circa 10 anni ed una buona dose di "testardaggine" degli avvocati di parte lesa per ottenere Giustizia.
Speriamo che nella regione Abruzzo avvenga quello che afferma l'alto Magistato e si rapidizzi la Giustizia. Noi restiamo scettici, conoscendo i precedenti.
Napoli, 15/04/09
Raffaele Pirozzi direttore giornaleonline"www.notiziesindacali.com"