Restituiteci la nostra cara vecchia
fontana
Ma perchè devono buttare i soldi per fare danni?
Ovvero un monumento allo spreco!
Quanti passano per “Piazza Gallina” storico borgo di Ceneda, hanno da
sempre un occhio per la piccola fontana che da tempo immemorabile fa egregiamente il suo servizio;
Prima come acquedotto per il quartiere, poi come punto di ristoro per quanti passano
in arrivo dalle meravigliose passeggiate della zona. Uno spettacolo vedere i bambini che giocano con l’acqua, senza alcun pericolo dovuto alla vasca di raccolta dell’acqua ben
dimensionata secondo l’esperienza derivante dalla tradizione, i cagnolini che si rinfrescano dopo le passeggiate, qualche cavallo che transita di ritorno dalle
“perdonanze”.
Certo si tratta di una “povera vecchia vasca in graniglia ” povera ma
bellissima, così come sono architettonicamente povere ma bellissime le case del quartiere, così come povero ma bellissimo è tutto il contesto con i “poveri cortili e
le povere mura di sasso”.
Una ricchezza consolidata dagli anni e che ben rappresenta l’abitare di
un’epoca storica che non ha nulla da invidiare ma molto da insegnare alle presunte moderne “New Town”.
Certo la vasca aveva bisogno di un po di manutenzione: una robusta spazzolata e forse
qualche rappezzo non avrebbero fatto male e comunque avrebbe voluto restituito uno di quegli erogatori di ghisa che, chissà perché sono stati tolti dappertutto e che probabilmente
(almeno lo spero) giacciono nei magazzini comunali.
Da alcune settimane sono invece in corso lavori che hanno portato a demolire tutto
via la vecchia fontana, nuovi scavi per sostituire tubazioni, nuovi scarichi, posa di una nuova vasca e, si dice, di un bell’erogatore d’acqua a bocca di leone.
Se avessero chiesto il parere degli abitanti del quartiere e di quanti passano in
quella zona avrebbero capito che un paio d’ore di muratore e qualche ora di idraulico, avrebbero riportato alla sua “ bellissima ma funzionale povertà” il
tutto.
Se proprio il problema era quello di mettere un Leone, avrebbero accettato anche
quello pur di non vedere una inconcepibile distruzione.
Si sarebbero anche risparmiati gli scavi per sostituire tubi e scarichi, era tutto
già stato fatto pochi anni fa e quindi non era necessario nessun lavoro.
Oggi ci troviamo con una spesa inutile, un catafalco che per colore, forma,
tipologia, dimensione, funzionalità, altezza (come la mettiamo con i bambini?), non centra nulla con il contesto.
Credo che finché si è ancora in tempo sia meglio fermarsi e
ripristinare tutto com’era, avranno sprecato dei soldi ma almeno non dovremo tenerci un monumento allo spreco che oltretutto deturpa in modo inaccettabile l’ambiente
circostante.